Ciclicamente,
dal 1994 ad oggi, si accendono e si spengono i riflettori dei media sulla crisi
dei rifiuti solidi urbani in Campania. Del resto anche per quanto riguarda la
camorra, se ne parla solo quando ci sono i morti ammazzati. L’aspetto tragico
di questo lento omicidio di massa, lo sversamento illegale dei rifiuti
speciali, non gode però della stessa risonanza mediatica, anzi è completamente
e volutamente dimenticato. La Regione
Campania è al collasso, ma nessuno ha il coraggio di dirlo. Politica
e camorra, talvolta c’è una reductio ad unum dei due soggetti, ci stanno
ammazzando tutti, nel silenzio più assordante delle istituzioni e dei media.
Questa è la realtà che subiamo continuamente noi cittadini campani, e se non
cambierà la politica, in Campania non cambierà nulla. La vita dei cittadini
onesti continuerà a valere meno di un voto sporco.
E’
online su www.arcoiris.tv l’intervista
che ho realizzato ad Alessandro Iacuelli, autore del libro Le vie infinite dei rifiuti.
“L'inquinamento costante e sistematico
dell'ambiente e dei suoi abitanti sta cambiando la morfologia del paesaggio,
rendendolo ormai molto simile ad una grande discarica. Ciò che è visibile ad
occhio nudo, tuttavia, non basta per comprendere un fenomeno molto più
complesso, il cosiddetto "business dei rifiuti"
Nel desolante paesaggio generale emerge Napoli, che agonizza soffocata dalle
esalazioni dei rifiuti urbani, e la
Campania, che muore avvelenata da materiali tossici, dalla
politica compiacente e dalla criminalità che la assedia.
"Le vie infinite dei rifiuti" è un'inchiesta giornalistica che
ricostruisce il viaggio e lo smaltimento dei materiali tossici verso la Campania e le motivazioni
concrete dell'ormai cronica "emergenza rifiuti" della regione.”- Le vie infinite dei rifiuti -
Pubblicato il 5/3/2008 alle 10.3 nella rubrica Diario.