21 giugno 2009
ReD Vallo della Lucania - Sapri - Golfo di Policastro: analisi del voto e prospettive politiche.
Non è mai superfluo, dopo una
tornata elettorale, interrogarsi sulle ragioni che hanno determinato il
prevalere di una proposta politica sull’altra. Inutile dire che tra i diversi
contendenti l’analisi è sempre coartata in funzione della propria strategia,
determinando un’analisi strumentale che non alimenta le dinamiche politiche. E’
la teoria dei due forni, si sceglie quello che garantisce un pane migliore.
Tutti vincitori, nessun vinto.
Noi rifiutiamo questa logica,
perché ReD nasce come associazione di donne e uomini che amano la politica e
che vogliono farla incontrare con tante persone;
perché ReD vuole costruire tante
“piazze delle idee”;
perché ReD non si sottrae alla
vocazione che gli è propria, quella di osservatorio politico.
Sentiamo di essere un’opportunità
per il Partito Democratico, laboratorio di un riformismo forte e moderno capace
di governare il terzo millennio, punto d’incontro delle culture
liberal-socialista e cattolico-sociale.
C’è una verità nuda e cruda che
questa campagna elettorale ha evidenziato: la scarsa propensione a rendere partecipi i cittadini di un
progetto comune.
Gossip, dietrologia, esercizio
verbale fine a sé stesso hanno trovato uno spazio smisurato, costringendo le
idee al di fuori del perimetro socio-politico.
La
politica si è resa evanescente come un paese che ha condizioni competitive non
può consentire. Deve allarmare la costante regressione che interessa quei
luoghi e quei modi che un tempo alimentavano l’analisi interpretativa sui
processi sociali, economici e politici. I mass media, in tal senso,
restituiscono la sintesi compiuta di quanto sia diventata residuale l’idea
dialettica del “dibattito”.
Malgrado tutto, nonostante la crisi in
atto, siamo persuasi che questo vuoto dialettico finirà per riprodurre anche in
Italia un insopprimibile bisogno di politica. Di più, finirà per riprodurre
attorno alle ragioni della crisi la dialettica abituale tra conservatori e
progressisti. Tra chi scommette sul cambiamento necessario e chi resiste al
cambiamento. La storia ci aiuta a dire che la politica seria può tornare di
moda. Noi di ReD crediamo fermamente in un nuovo rinascimento della politica,
ed è per questo che invitiamo tutti a tenere seriamente aperti quei luoghi
residuali di analisi e di aprirne altri per tenere viva l’attenzione su
processi che noi giudichiamo reversibili, per prepararsi alle conseguenze che
la crisi può generare sullo scenario ora asfittico della politica italiana.
Cari cilentani, questo vale a
maggior ragione per il nostro territorio.
C’è
l’urgenza di una nuova stagione che stimoli i cilentani a riappropriarsi degli
spazi politici, a praticare quella “politica identitaria” mai concretamente
perseguita. Non ci sembra che i nostri rappresentanti abbiano curato
quest’aspetto, irretiti come sempre in quelle dinamiche ancillari che mal
sopportano la centralità dell’identitarismo cilentano nel dibattito politico.
Eppure abbiamo notato nei comuni cilentani una buona propensione a rendersi
attori di un progetto di crescita e sviluppo del territorio, e ciò interessa
giovani e meno giovani. C’è dunque, reale, uno scollamento tra la classe
dirigente e il cittadino, una sospensione tra chi “amministra” il territorio e
chi “vive” il territorio.
Personalismi
e campanilismi soffocano le nostre comunità, ma non sono i cittadini a
sponsorizzare queste pratiche autolesioniste. A qualcuno interessa farlo
credere, ma noi siamo qui per smentirli.
Troppo spesso una parte della
società italiana è pronta a barattare la passione politica per un posto di
lavoro "sospeso" che, in un mercato lavorativo concorrenziale, non
spetterebbe a chi l’ha prenotato. La raccomandazione non è soltanto una
degenerazione della pratica di governo, ma un'aspirazione che interessa non
pochi strati della popolazione civile.
Noi “Riformisti e
Democratici” invitiamo i cilentani ad
alzare un’unica voce contro chi ci vuole più deboli. E’ questa l’unica strada
praticabile per reggere il confronto con realtà che ci sovrastano
politicamente, economicamente ed elettoralmente.
Ci si lamenta del
“napolicentrismo” ma troppo spesso si dà fiducia a chi fonda la sua politica
sul dividere più che sul ricercare le ragioni della solidarietà: è l’idea di
chi asseconda solo il proprio successo e la propria voglia di potere.
Noi
di ReD invitiamo i cittadini cilentani a sfiduciare chi allontana la sua azione
politica dal recupero di una necessaria coesione tra le nostre comunità, chi
non mostra alcun interesse su una politica territoriale solidale. E’ il momento
di ritornare alla politica attiva, di annullare la distanza tra politica e
cittadini, in Italia come nel Cilento.
Il
passo successivo toccherà al riformismo.
Siamo
convinti che occorra recuperare l’alleanza riformista tra merito e bisogno, nel
momento in cui sono molto più agguerrite le fortezze presidiate dai difensori
dello status quo. La trasformazione del presente è il punto conclusivo di un
percorso che si può realizzare solo con la partecipazione, con le idee, con la
dialettica e la condivisione di un progetto comune.
I
“Riformisti e Democratici” di Vallo della Lucania e del Golfo di Policastro non
si sottrarranno al gravoso impegno: raccogliere tutte le energie sociali,
intellettuali e politiche disposte a misurarsi con la sfida del cambiamento, per costruire una comunità di
cittadini libera, forte, ambiziosa e coesa.
CRISTIANO DE CESARE SABATO VINCI
ANTONIO BRUNO
(ReD
Vallo della Lucania
(ReD Sapri-Golfo di Policastro
red_vallodellalucaniahotmail.it) redcarnation@hotmail.it)
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